Woke è un termine inglese che sempre più spesso viene utilizzato nel dibattito politico italiano: vediamo qual è il suo significato.
Sentire il termine woke, ovvero “sveglio” o “consapevole” in italiano, risuonare nei dibattiti e nelle conversazioni politiche è diventato sempre più frequente. Originariamente associato a una presa di coscienza sociale e a un impegno attivo verso l’inclusività, il significato di woke ha subito una radicale evoluzione. Vediamo da dove viene questa parola e qual è il suo significato attuale.
- Origini: parola che deriva dall’inglese, che tradotta significa sveglio o consapevole.
- Quando si usa: per riferirsi alla consapevolezza rispetto a determinate tematiche.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: in Italia.
Woke: il significato originario
Il termine woke non è veramente traducibile in italiano, ma indica, o almeno indicava originariamente, un’acuta sensibilità verso tematiche come il razzismo, le disuguaglianze sociali e di genere. Si tratta di un termine che affonda le sue radici nella cultura afroamericana. Nel ‘900 veniva utilizzato sia con l’accezione di stare attenti rispetto a un pericolo imminente, sia con quella più generica di essere a conoscenza di qualcosa.
Con lo sfociare in America delle proteste di Black Lives Matters, woke ha assunto un significato più specifico. Il termine è stato infatti utilizzato dalla comunità afroamericana per indicare la consapevolezza su questioni e problemi legati al razzismo e al sessismo sistemico.
Il capovolgimento del significato
Una volta entrato nel dibattito politico il termine woke ha però cominciato ad essere associato ad un atteggiamento percepito come moralista o censorio. L’utilizzo di questa parola è infatti stato spesso oggetto di critica da parte della destra americana e nel 2021 Donald Trump lo ha definito come un termine per “losers” (ovvero perdenti).
Questa nuova narrazione ha cambiato completamente il significato di woke. Si è trasformato in un termine utilizzato per stigmatizzare un’etica superficiale e una presunta ossessione per l’empatia e il politically correct, a discapito della libertà di opinione e di espressione.
Il termine woke nel dibattito politico italiano
Il discorso su ciò che la cosiddetta “cultura woke” rappresenta è ormai uscito dai confini americani, e ha raggiunto l’Europa e l’Italia. Nel nostro dibattito politico il termine inizia a essere adottato con la sua gamma di connotazioni, in particolare quelle negative.
Secondo alcuni infatti il così detto “estremismo woke“ porterebbe a delle derive estreme, come la reinterpretazione di classici della letteratura e del cinema per renderli più inclusivi oppure il cambiamento di tradizioni non allineate agli attuali principi di diversità e inclusività.